Con l’obiettivo di fornire un servizio qualitativamente migliore per l’utente, Google acquistò il nome TrustRank nel 2005 e ne applicò l’algoritimo corrispondente. L’idea originaria fu di Gyöngyi, Zoltán che, nel 2004, studiando sistemi per combattere lo spam, diede vita all’algoritmo.
Il TrustRank è un valore che Google calcola in base all’autorevolezza del sito web.
In pratica, i siti con con TrustRank alto sono i portali ufficiali di grandi aziende quotate in borsa, siti istituzionali come quelli ministeriali o degli uffici governativi, portali online delle testate registrate più famose.
Cioè tutti quei siti che effettivamente non avrebbero bisogno della costruzione di una propria credibilità nei confronti di Google, poichè portano la propria autorevolezza offline in rete, sui motori di ricerca.
A differenza del PageRank, non c’è modo di sapere il TrustRank di un sito attraverso l’osservazione della SERP dei motori di ricerca.
Non esistono nemmeno validi tool o liste pubbliche, è necessariaun’analisi logica, ricordandosi che a PageRank alto non sempre corrisponde TrustRank alto, anche se può essere un primo indicatore.
Si può altrimenti procedere per tentativi utilizzando, ad esempio, diverse parole chiave dello stesso settore e valutando il posizionamento nei primi posti sempre dello stesso sito, che probabilmente avrà un TrustRank più alto.
Riuscire a farsi linkare da un sito con alto TrustRank, è un buon metodo per incrementare il PageRank e salire nella SERP, fermo restando la coerenza del linking e mantenendo sempre un certo criterio.
Ad esempio, se ci si occupa di lavoro, avere un collegamento sul sito del Ministero quasi sicuramente avrà un ritorno, ma se poi si hanno contemporanemente molti link su siti di dubbia credibilità, questo smorzerebbe la forza del primo collegamento.
Come sempre, anche in questo caso, il buon senso è la migliore tecnica SEO.