Eseguire una buona ricerca delle keyword è una parte cruciale del lavoro di un SEO, il vero punto di partenza per la creazione di un’intera strategia per l’azienda per la quale si lavora. Attorno ad esse devono essere creati tutti i contenuti interni ad un sito, per questo motivo è indispensabile saper scegliere le keyword nel modo corretto e ottimizzare al massimo il tempo a disposizione.
Il funzionamento del posizionamento di una keyword è in verità, a dispetto di quanto si possa pensare, abbastanza semplice. Una keyword più essere composta da una o più parole assieme, quante meno parole sono contenute nella keyword, tanto più difficile è riuscire a posizionarla all’interno delle SERP. Infatti è noto tra chi lavora in questo settore, che parole chiave di lunga coda siano molto più efficaci di quelle brevi, nonostante molto probabilmente abbiano una potenzialità di generare una quantità di traffico organico inferiore rispetto alle altre.
Si tratta comunque di una regola generale ma non assoluta, in quanto esistono keyword di lunga coda davvero molto battute su alcune SERP e bisogna anche tenere conto del fatto che oggi come oggi l’utente medio non va più su internet a cercare una parola chiave secca come “scarpe“, più probabilmente andrà a cercare “scarpe da uomo online“, giusto per fare un esempio.
Studiando proprio l’esempio di cui sopra, possiamo notare da subito come la parola chiave di lunga coda racchiuda in sé la chiara intenzione di compiere una conversione, ovvero l’acquisto di quel determinato paio di scarpe. Ed è abbastanza probabile che trovando online ciò che gli piace, sia più propenso all’acquisto.
Diversamente il primo esempio, “scarpe”, si riferisce ad una categoria merceologica molto ampia che comprende sì anche le scarpe da uomo, ma anche a quelle per bambino o da donna. Effettuare una ricerca delle keyword con quella chiave significa ritrovarsi a dover scandagliare un insieme di siti che offrono una grande varietà di prodotti, ma potrebbero non avere esattamente quello per la quale si sta online in quel momento.
Alla luce di quanto detto, appare subito chiaro il motivo per il quale non si debba mai assecondare la richiesta di un cliente di ottenere tot visite al mese, se questo ha un e-commerce o un sito di servizi (diverso il caso in cui si tratti di un sito di informazione e simili). È chiaro che per accontentarlo non sarà difficile reperire traffico per quel dato e-commerce, ma molto probabilmente sarebbe traffico di scarsa qualità che non andrebbe poi a convertire. Molto meglio concentrarsi su quelle parole chiave meno battute, ma che esprimono già intenzionalità e hanno un maggior potenziale di far guadagnare il nostro cliente.
Come scegliere la keyword giusta?
Non esiste un metodo universale, ovviamente. Molto di questo lavoro si basa sulla lungimiranza del SEO e di quanto lui conosce le SERP sulle quali sta andando a piazzare il sito. In linea di massima però, il procedimento è simile per tutti. Esistono dei tool creati appositamente per la ricerca delle keyword. Il primo, più usato e gratuito è il tool messo a disposizione da Google stesso ed è il Google Adwords Keyword Planner. Con questo tool è possibile effettuare una ricerca per keyword singola o gruppi di keyword e cercare di intuire quanto queste siano utilizzate dagli utenti e contese nelle campagne pubblicitarie.
Per capire però quanti risultati di ricerca sono già presenti sui vari motori di ricerca per quella determinata keyword, la cosa migliore da fare è quella di effettuare direttamente la ricerca e vedere la risposta.
Per rendere più specifica la ricerca e andare a vedere solo i risultati con parola chiave esatta, basta chiudere la keyword tra due virgolette.
Altri tool gratuiti sono:
- Google Insights for Search
- Google Trends Keyword Demand Prediction
- Microsoft Advertising Intelligence
- Wordtracker’s Free Basic Keyword Demand
- SEMrush
Questi sono gli strumenti più affidabili a disposizione in modo gratuito. Ne esistono poi vari altri a pagamento, come il tool di Moz, dei quali però non mi dilungherò a parlare in questa sede.
Dopo aver preparato il terreno e aver effettuato una valutazione delle varie keyword utilizzabili, arriva il momento di testare sul campo la loro reale efficacia. Per farlo, se il sito non è già posizionato per quelle keyword, basta acquistare un pacchetto di keyword su AdWords e vedere come queste convertono su una base di tot impressions. Una volta avuta un’idea di traffico, non resta che dividere il ricavo totale per il numero di conversioni, in modo da ottenere il valore di quella keyword per ciascuna conversione.
Ovviamente le keyword che convertono di più sono quelle sulle quali puntare maggiormente per l’ottimizzazione del sito.