Gli anni passano ma purtroppo gli algoritmi restano, ed il peso delle possibili sanzioni di Google rovinano il sonno di molti SEO ed aziende.
Google è molto chiaro su ciò che è e non è accettabile secondo le sue linee guida , ma è anche molto spesso contradditorio e vago, quindi credo che nessuno possa sentirsi realmente al riparo dal team antispam e dalle sue “visitine”.
Google è in continua evoluzione ed i suoi algoritmi ci scombinano spesso tutti i piani di ottimizzazione, e se si sta facendo qualcosa di molto black, non è improbabile che si incroci uno dei molti animali di Google (Panda, Penguin, Pigeon, Hummingbird). Ed una volta entrati nel giardino zoologico di Google non ci si diverte molto 😉 .
Proviamo a vedere come poter recuperare il sito dopo aver subito una penalizzazione, ma prima di poter recuperare è necessario determinare il motivo per cui siamo stati penalizzati.
Google fa un certo numero di aggiornamenti regolari che sono condivisi con il pubblico. In genere, questi aggiornamenti sono orientati a migliorare la qualità dei contenuti per i clienti di Google, ma ciascuno ha il proprio focus specifico di cui dovresti essere a conoscenza.
Contenuti
Diagnosticare l’aggiornamento
Quando si effettua un cambio di algoritmo, si riesce a trovare una dichiarazione di Matt Cutts, però spesso Google è molto reticente.
Di solito le migliori informazioni si possono trovare grazie agli accesi dibattiti e conversazioni su siti popolari e forum che ci aiutano a determinare il motivo per cui l’aggiornamento è stato fatto.
Se hai visto un notevole calo nel traffico, o hai ricevuto un’ azione manuale, probabilmente sarai in grado di trovare informazioni utili sull’aggiornamento sulle pagine di Moz.
Da lì, si può essere in grado di fare una diagnosi abbastanza precisa dell’aggiornamento dell’algoritmo.
Scopriamo meglio gli algoritmi di Google
1) Panda
Gli aggiornamenti di Panda sono realizzati nello sforzo di ridurre i risultati con scarsi contenuti di qualità ed evitare che siano ben posizionati nei risultati dei motori di ricerca pagine (SERP), e per far creascere invece le pagine con contenuti di alta qualità.
Cosa voglio dire con contenuti di qualità scadente? Potrebbe significare un certo numero di cose, ma comunemente, vedrai scarsa qualità del contenuto che è stato creato esclusivamente per scopi SEO. Questo include
- le pagine che sono state create solo per aumentare il numero di pagine di un sito
- il contenuto sovraottimizzato con le parole chiave
- contenuto duplicato interamente o in parte
- contenuto che non è correlato al tuo sito web e il suo scopo.
Come riprendersi dopo il passaggio di Panda
Se hai un sito affidabile, è probabile che non sei stato penalizzato dall’aggiornamento Panda. Ma se sei stato penalizzato, allora forza perché hai un lavoro da fare!
In primo luogo, analizzare il contenuto del tuo sito web. E se trovi traccia di contenuti di qualità scadente eliminali velocemente.
Leggi i contenuti da un punto di vista imparziale – se tu fossi un acquirente o utente, vorresti leggere il contenuto o vorresti scappare via dal sito in un millesimo di secondo? I robot dei motori di ricerca sono diventati super-avanzati; se tu non vuoi leggere il contenuto, non vuole farlo nemmeno il motore di ricerca.
Assicurati che tutti i contenuti siano naturali ed originali. Se si dispone di 10 pagine che parlano della stessa cosa, è probabile che tu abbia duplicato troppo il contenuto per le linee guida di Google. Si dovrà anche controllare l’ortografia e la grammatica per garantire che il contenuto sia leggibile. Non serve essere Hemingway per produrre contenuti di qualità, ma certamente non vuoi essere paragonato al peggiore analfabeta…
Non riesci ancora a vedere come questo si applica al tuo sito web?
Allora il consiglio è di valutare il back-end delle pagine del sito. Questo include i meta dati, il tag alt immagine, la struttura delle URL, o anche la piattaforma che si sta utilizzando per pubblicare le pagine del sito.
Purtroppo, se si sta utilizzando Adobe Flash o se la maggior parte del contenuto è incorporato all’interno JavaScript, è difficile per i motori di ricerca scansionare il tuo contenuto. Questo può apparire come contenuto di bassa qualità per lo spider dei motori di ricerca.
Al fine di recuperare una penalizzazione da Panda, il consiglio è quello di seguire le linee guida sulla qualità di Google.
Concentrarsi sulla creazione di significato, di contenuti utili per il pubblico (essenzialmente basta seguire le migliori pratiche di marketing inbound), e sarai sulla strada della ripresa.
[twittmyphrase url=”http://bit.ly/Xg4lBx”]Per uscire dalla penalizzazione Panda basta seguire le migliori pratiche di marketing inbound[/twittmyphrase]
2) Penguin
Simile all’aggiornamento Panda, Penguin è stato creato per stroncare i siti di scarsa qualità in SERP, che però appaiono su Google nelle prime posizioni e quindi come fossero siti di alta qualità. L’unica differenza è che Penguin si concentra di più verso la costruzione di link spam e altre pratiche SEO black-hat conosciute.
Se si vuole evitare il Pinguino, ti consigliamo di cessare e desistere da qualsiasi di queste pratiche:
- Keyword stuffing
- schemi di link
- Pagine non correlate o contenuti slegati dal contesto
- Guest blogging rigorosamente in ottica SEO
- Utilizzo di cloaking o testo nascosto
- Contenuto duplicato
- Comment spam
Troppo tardi? Bene, ecco come recuperare.
Come riprendersi dopo il passaggio di Penguin
Una buona parte di penalizzazioni Penguin sono dovute a cattive pratiche di link building e sovraottimizzazione dell’anchor text. Se sei stato colpito da Penguin, ti consigliamo di ripulire il tuo profilo link.
Date un’occhiata ai vostri link in entrata utilizzando uno strumento come Google Webmaster. La maggioranza dei tuoi link utilizzano lo stesso anchor text? Hai acquistato i link da altri domini, sovra-ottimizzato la struttura di link interni e comprato schemi di link building a pagamento?
Per ripulire il tuo profilo link, ti consigliamo di eliminare prima il testo sovraottimizzato nelle anchor text, questa è la parte facile, quindi preparati!
Se tutti i link spam puntano su una pagina del proprio sito, si può considerare come soluzione la rimozione di questa pagina. Anche se questo non risolverà completamente il problema, aiuterà a sminuire una parte del traffico, e può incoraggiare i siti che ti linkano a rimuovere il link dal loro sito.
Il passo successivo è di contattare i siti web che hanno link spam verso il tuo sito e chiedere loro di rimuovere il link.
Lo so, questo è tutto manuale e ci vorrà molto tempo, ma purtroppo, è il modo più efficace per farlo.
Ancora non è possibile ottenere la rimozione di questi link? È tempo di iniziare ad utilizzare lo strumento di rifiuto dei link di Google: il disavow tool.
Quando si rifiuta un link, si sta facendo una richiesta a Google di ignorare questi link quando si esegue la scansione del tuo sito. Questa operazione ovviamente funzionerà solo per Google e non per Yahoo!e Bing e gli altri motori di ricerca.
Dopo tutto questo è il momento di inviare una richiesta di riconsiderazione a Google.
È come chiedere una seconda chance dopo una brutta rottura, Google avrà la decisione finale in merito…sarai perdonato o no? Molti siti colpiti da sanzioni devono chiedere per 3 o 4 volte il perdono a Google, quindi non ti scoraggiare e non mollare mai!
3) Pigeon
Sapientemente soprannominato Pigeon da Search Engine Land, l’aggiornamento in questione utilizza i parametri distanza e posizione nel ranking per fornire migliori risultati di ricerca locali. Gli aumenti e diminuzioni nel ranking dovuti a Pigeon sono molto meno gravi degli aggiornamenti Penguin e Panda, e noi possiamo anche tirare un sospiro di sollievo perché qui in Italia non è ancora arrivato, ma è comunque importante studiarlo, meglio se con anticipo ;).
Come riprendersi dopo il passaggio di Pigeon
Pigeon si concentra sui risultati localizzati, il modo migliore per recuperare un calo del traffico è quello di assicurarsi che il tuo sito sia ben ottimizzato per la ricerca locale.
Alcune cose da controllare:
- L’indirizzo del business è evidente sul tuo sito? Un ottimo posto per questo è nel footer del sito.
- Utilizzi le keyword localizzate?
- Sei iscritto alle directory locali? (Google Places, Yelp, Yahoo !, Facebook, Pagine Gialle, ecc)
- Tutte queste iscrizioni nelle directory sono ottimizzate con il tuo indirizzo commerciale e con descrizione pertinente?
- Hai ricevuto recensioni, commenti, immagini, ecc soprattutto recensioni da Google Plus che possono davvero contribuire a rafforzare il tuo ranking?
- Usi i rich snippet?
Complessivamente, bisogna fare degli sforzi per ottimizzare il tuo sito, questi dipendono dal business, alcune soluzioni possono funzionare meglio di altre, è un processo fatto di tentativi ed errori.
Conclusioni
È una bella sfida cercare di rimettere a posto le cose dopo il passaggio di qualche animaletto di Google.
Tu hai qualche esperienza rassicurante da raccontarci?
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