Google ha introdotto i nuovi sitelink: una piccola modifica al layout o un grande passo per la SEO? Una cosa è certa, con questa novità, le intenzioni sono tutte volte a rivalutare le parole chiave brandend-oriented, ovvero quelle keyword che si rifanno a uno specifico brand o marchio, rispetto al generico nome del servizio offerto.
I nuovi sitelink sono in grado di monopolizzare visivamente la SERP per la parola chiave coincidente il brand del sito, aumentando grandemente l’impatto e offrendo ulteriori link alle sezioni che Google decide come più rilevanti del sito in prima posizione.
Google Sitelink, preponderante novita’
Prendiamo ad esempio i Google Sitelink per SEO Training. Non appena sono stati resi disponibili (l’esperimento ha avuto bisogno di qualche giorno per stabilizzarsi) la ricerca per la keyword “seo training” ha riportato questa SERP.
Di fatto, grazie ai nuovi sitelink, sono praticamente stati spinti ancora più giù le posizioni dalla seconda in poi. Limitata alla parole chiave branded-oriented, si tratta tuttavia di una scelta che ha la sua ragion d’essere; escludendo le keyword generiche che creerebbero un solco troppo profondo fra la prima e la seconda posizione.
Come avere i Google sitelink al posto giusto
Fra l’altro bisogna considerare che, nuovi sitelink o meno, l’user experience potrebbe non essere soddisfatta se non si riesce a fare in modo che Google scelga i sitelink giusti.
Bisogna fare in modo di avere un sito con categorie strutturate a dovere e un buon traffico sulle sezioni di riferimento per fare in modo che la grande G li scelga.
E se fra i Google Sitelink vengono inseriti contenuti non utili all’utente, si possono sempre escludere utilizzando i Webmaster Tools.