Ormai è da quasi un anno che lavoro a stretto contatto giornaliero con dei SEO, e mi tocca esaudire real time tutte le loro più fantasiose richieste: trasformazioni di URL, redirect, magheggi vari su CMS famosi e non…
Da questo mi è venuta l’idea di scrivere una mini guida SEO base per programmatori su quelle che possano essere le best practice nell’incrocio tra programmazione e SEO.
Contenuti
Siate elastici
Entrambi i ruoli, il SEO ed il Programmatore, devono sempre e comunque cercare di aiutarsi e venirsi incontro, senza impuntarsi l’uno o l’altro evidenziando ragioni: alla fine l’importante è raggiungere l’obiettivo comune, ovvero posizionare il sito web quanto più in alto possibile.
Se il SEO ha una richiesta, per quanto strampalata sia, cerca di soddisfarla perchè evidentemente lui SA che porterà ad un miglioramento nelle SERP.
Ma allo stesso modo, se hai un progetto che deve andare online tra un’ora, se il programmatore dice NO alla richiesta del SEO è semplicemente perchè sa che non è possibile produrla nei tempi richiesti.
URL SEO Friendly
La prima regola forse fondamentale che un programmatore deve imparare a conoscere nel cimentarsi nello sviluppo di un sito che andrà poi posizionato, è quella di prevedere la scrittura delle URL in modo più SEO friendly possibile: è uno dei problemi che con maggiore frequenza capita di dover risolvere, convertire la vecchia URL :
nomesito.it?id=58&cat1=36
in
nomesito.it/categoria/nome-prodotto.html.
Scrivere un sito che non sia malleabile e facilmente gestibile, dal punto di vista delle URL, vi porterà quanto prima all’esaurimento nervoso e nella posizione di dover riscrivere buona parte delle funzioni e caratteristiche sviluppate.
Meta Tag dinamici
In un progetto di sole 3 pagine questa funzionalità sicuramente non servirà a nulla, ma iniziamo a pensare ad un progetto complesso come un e-commerce, un portale verticale di servizi o quant’altro non sia “inquadrabile” nel classico sito aziendale vetrina: tutti i meta tag dovrebbero essere gestibili dal pannello di CMS oppure, quando non è possibile intervenire altrimenti, dovrebbero essere gestiti perlomeno internamente a livello di codice, come intervenire in questo caso?
Semplicemente basterà intercettare la pagina e, a seconda della URL della stessa, settare tramite degli switch i meta tag appropriati.
Sarà cura del SEO a quel punto indicare i meta tag corretti da utilizzare per ogni pagina.
E nel caso di un e-commerce?
Sappiamo bene che la pratica migliore è sicuramente quella di scrivere, tag per tag, tutte le informazioni personalizzate per ogni singolo prodotto del nostro store.
Ma qualora ciò non fosse possibile per via di un budget ridotto da dedicare al progetto, dovremo farci quanto più furbi possibili andando a generare in maniera automatica (ed efficiente) i meta tag di ogni singolo prodotto, partendo dai testi inseriti per ogni singolo prodotto.
Contenuti: come un CMS, ma personalizzati al massimo!
Arriviamo alla parte che conta del nostro sito web dinamico, quella che i visitatori del sito vedranno: il body vero e proprio della pagina, il testo!
Il consiglio principale, in questo caso, è quello di gestire e salvare i contenuti in un database, permettendo all’utente di inserirli modificarli e gestirli tramite un editor integrato html, così da avere la possibilità di usare al volo tutti i tag necessari strong, em, p, inserire link o immagini, anche senza conoscere una singola riga di codice html.
Sarà compito dello script intercettare la URL e restituire il contenuto corretto e, si spera, ottimizzato per il motore di ricerca.
Conclusione
Col tempo imparerete a conoscere e a sapere in anticipo cosa vuole il vostro SEO di riferimento, e lo farete felice anticipandone mosse e richieste.
Fino a quel momento, rileggete questa mini-guida SEO base per programmatori, respirate a fondo ed… evitate di strozzarlo 🙂