I motori di ricerca, o search engine, sono l’oggetto del SEO e del suo lavoro di ottimizzazione, desumibile appunto dall’acronimo Search Engine Optimization.
Ma cosa sono i motori di ricerca, e a che servono? Per capirne la funzione e l’importanza è necessario un piccolo excursus storico.
Molti che hanno visto e vissuto Internet negli anni ’90, lo ricordano a ragione come un enorme database dei più svariati contenuti, che si accresceva senza soluzione di continuità: non c’erano le parole chiave, non c’era il SEO, non c’erano gli editor e i CMS.
Ogni ricerca organica appariva dunque un’impresa ardua, nonostante le informazioni presenti fossero infinitamente minori rispetto ad oggi. Necessitava, ed era evidentissimo, un ordine e un’organizzazione per reperire facilmente i contenuti.
Un primo tentativo di organizzare Internet fu rappresentato dalle directory, che svolgevano una funzione di catalogo, senza però riuscire a indicizzare le pagine. Guardando ai miliardi di pagine presenti online oggi sembra assurdo pensare che all’epoca vi fossero persone fisiche che catalogavano e organizzavano i primi contenuti del web puntando manualmente tutti i link verso quelle pagine. Man mano che la mole di informazioni presente in rete cresceva, occorreva sempre più trovare una soluzione alternativa.
La vera svolta avvenne nel 1993, quando Matthew Gray sviluppò il primo web crawler della storia: World Wide Web Wanderer. Noto anche solo come Wanderer, viene considerato la pietra miliare dei motori di ricerca moderni.
ll crawler è quel software, conosciuto anche come spider o robot, che leggendo l’HTML di una pagina web ne estrae le parole chiave per definire l’argomento principale della pagina stessa; occupandosi inoltre di estrarre l’URL della pagina web, il titolo e la descrizione.
Proprio intorno al bot di ricerca, in grado di riconoscere e catalogare in automatico e a ciclo continuo i contenuti immessi in rete, nacquero i search engine. I motori di ricerca, la soluzione migliore a tutt’oggi e sempre in continua evoluzione.
Alcuni di questi hanno vissuto alterne fortune mentre altri, come Google, rappresentano quasi un sinonimo di Internet.