Nella seconda parte della mini-guida “scrivere SEO” ti ho fatto vedere come ottimizzare al meglio una delle parti più importanti di un testo, ovvero il titolo.
Oggi vediamo invece quello che, a mio avviso, è uno degli elementi più trascurati in ottica di ottimizzazione nonostante sia quello più d’impatto agli occhi dell’utente in SERP. Sto parlando della Description, o per dirla nella lingua di Roberto Baggio e Gigi Riva, la descrizione.
Si, come la volta scorsa, dire di Dante era poco fantasioso.
Ottimizzare la description è un tema potenzialmente tito e ri-trito nella SEO, purtuttavia, ogni qualvolta mi trovo ad analizzare un sito, è uno degli elementi 8 volte su 10 trascurati. I motivi posso essere molteplici:
- Se si tratta di un sito statico o di un CMS proprietario, chi lo sviluppa non ha interesse a editarlo;
- Se si tratta di un CMS come WordPress e non si ha installati dei plugin SEO, non si hanno le competenze per editarlo;
- Viene totalmente dimenticato.
Eppure, questo meta-dato è quello di più immediato riscontro: da esso dipendono infatti le due righe di snippet visibile sulla pagina dei risultati di ricerca di Google appena sotto il title e l’url.
Come ottimizzare la description
Secondo mia modesta opinione, la description non ha un influsso diretto nel posizionamento: quindi EVITA di infarcirla di parole chiave a casaccio.
La funzione più utile è quella di dare, in due righe, le migliori informazioni possibili all’utente che sta navigando la pagina di risultati del motore di ricerca.
Pensaci bene: cliccheresti sul 1° risultato se ha una description pessima o assente, oppure ti attira di più il 2° risultato che ha due righe chiare e precise di quello che troverai all’interno del sito? A volte, il posizionamento non è tutto.
Affila le tue abilità di copy, colpirai con quelle che con la consueta mazza SEO questa volta.
- Cerca di mantenerti entro 140 caratteri.
Twitter ti avrà ormai abituato a questa sintesi estrema che nemmeno le liste della spesa fatte di corsa, no? Se vai oltre rischi di aver tagliata la description da Google, o peggio, sostituita arbitrariamente con un estratto del testo interno della pagina a caso.
- Sii concreto.
Ricorda che devi consolidare il CTR (click-through rate) sul tuo risultato, perciò scrivi qualcosa che colpisca l’utente, che lo spinga a cliccare. Sii un dannato markettaro e ragiona come se avessi di fronte un bodycopy fondamentale: nessuno slogan ma una semplice e dannata descrizione di quello che l’utente troverà dentro la pagina.
- Non scordarti la CTA
Nonostante anni di echi rivoluzionari da salotto rimbombino ancora, alle persone piace sentirsi dire cosa fare. Li solleva delle responsabilità di fare una scelta. Scrivi al termine della tua description una CTA, call-to-action chiara, precisa, invitante e decisa. No, non il “clicca qui”.
Per farti un paio di esempi di come NON ottimizzare la description:
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Un paio di esempi rapidi di come, IMHO, ottimizzare la description:
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Si tratta di due soluzioni ovviamente migliorabili.
Di seguito, il codice html della description, nel caso tu non utilizzi uno dei plugin per i CMS Open Source.
<meta name=”description” content=”qui la tua description.” />
Di consueto, la description viene inserita dopo il title della pagina.
E come al solito rimango a tua disposizione per i soliti insulti qui sotto, nel box dei commenti 😀