Come fare local SEO con Google Places in 5 passi

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Come posizionarsi su Google Maps

Le normali competenze SEO si basano tutte su un ventaglio di risorse condivise ormai comuni agli esperti di settore. Ma questo, almeno su scala locale, potrebbe non bastare più. Complice anche la diffusione dei device mobile per navigare, il posizionamento su Google Maps sta diventando sempre più rilevante.

Infatti inserendo nella query “attività + città”, i risultati prelevati da Google Maps (7, 5, 3 o one-box con mappa grande) appaiono sempre più spesso sopra i normali risultati organici. Si rende quindi necessario un lavoro di local SEO.

Le pratiche di local SEO passa inevitabilmente dall’iscrizione della propria attività commerciale al Google Places for Business. Questa potrebbe essere già presente su Google Places e in caso c’è la possibilità di “rivendicare” la scheda dimostrando, attraverso la convalida da telefono o cartolina, di essere i titolari dell’esercizio.

Posizionamento su Google Maps in 5 passi

Per fare local SEO limitarsi a creare una posizione su Google Places non basta: è necessario ottimizzare la propria scheda così come si farebbe per il posizionamento organico. Si tratta di un tipo di attività SEO che ancora non tutti applicano in Italia, è un’ottima occasione allora per avere una marcia in più rispetto alla concorrenza.

1. Come ottimizzare la scheda su Google Places

Il primo step per una strategia local SEO è quello di ottimizzare la scheda su Google Places. Nel titolo dovrebbe sempre essere presente la parola chiave più importante per la propria attività, ma in modo naturale e non forzato.

Utilizzo non corretto:

“Antifurto sistemi antifurto Super Security Srl”

Si tratta di un titolo palesemente forzato.

Utilizzo corretto:

“Super Security Srl | Sistemi di antifurto”

In secondo luogo, le categorie: ce ne sono cinque a disposizione, che possono essere utilizzate come parole chiave. In questo caso sarebbe meglio evitare duplicati e mantenere cinque categorie distinte ma inerenti.

Utilizzo non corretto:

“Antifurti, Antifurto, Anti-furto, Anti furto, Anti-furti”

Utilizzo corretto:

“Sistemi di antifurto, impianti di antifurto, sistemi antintrusione, impianti di videosorveglianza, sistemi di sicurezza domestica”

In ultimo, andrebbe evitato di ripetere la città della vostra attività per ottimizzare la scheda su Google Places, in quanto potrebbe portare a una penalizzazione.

2. Le recensioni degli utenti sulla scheda attivita’

Le recensioni degli utenti stanno alla local SEO e a Google Places come il TrustRank sta alla normale SEO. Ovviamente più commenti positivi ci sono più Google tenderà a valutare meglio la pagina dell’attività.

Data la loro importanza, le recensioni possono essere un’arma a doppio taglio per posizionarsi su Google Maps se ci sono commenti negativi, è quindi buona pratica local SEO cercare di ottenere più feedback positivi possibili, ricordandosi inoltre che Google Places recupera anche le recensioni da altri portali accreditati come, nel settore turistico, tripAdvisor.

3. Inserire Google Maps sul proprio sito

Si rende inoltre indispensabile, oltre a lavorare per ottimizzare la scheda di Google Places, operare su alcuni aspetti in-site. Inserire Google Maps sul sito con la propria posizione, magari nella sezione “Dove siamo”, oltre a fornire un servizio user-friendly, è una pratica local SEO premiata da Google.

In caso di attività con più sedi, il consiglio è quello di inserire Google Maps sul sito per ogni sede.

4. Indirizzo nel footer del sito

Altra importante pratica local SEO in-site è la sinergia fra la scheda di Google Places for Business e il sito stesso, attuabile inserendo in tutte le pagine, magari nel footer e in HTML, l’indirizzo e i recapiti della propria attività commerciale, coerentemente con quelli già presenti nella scheda.

5. Fare social mapping

Per fare social mapping il concetto è quello di ricordarsi di inserire i propri recapiti nell’anchor text dei link, sempre in maniera sensata e coerente. Ma il cuore di questa tecnica local SEO è l’iscrizione su tutti i portali e i social media che permettono di inserire l’azienda su una mappa, utilizzando i dati di Google Places for Business e condividendone la posizione con gli altri utenti.

Benedetto Motisi

Benedetto Motisi

SEO Jedi appassionato delle ultime innovazioni dei search engine. Co-creatore del Master SEO Training, ha una missione: portare il proprio contributo alla Forza del Web Marketing.

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