Due parole sul Tool contro i link in entrata di bassa qualita’

Un saluto a tutti i lettori di questo blog. Piano piano vedo sempre più commenti, spero di vedere molte persone che frequentano questo spazio anche nei nostri workshop a Palermo e anche a Parma, le date come un sacco di informazioni le potete trovare alla vostra destra nei banner. Ci sono pure io, quindi se avete qualche domanda specifica, magari personale, ci vediamo a Parma giusto fra qualche settimana!

Ritornando a noi, quelli di Google non potevano stare fermi giusto una settimana. Così ieri è stato presentato un nuovo tool di Google per quanto riguarda la non considerazione di alcuni link in entrato verso il vostro sito web in webmasters Tools.

Dopo i vari update di Google, vedi Penguin, è uno strumento che mi aspettavo da tempo, ma penso che tutto il mondo SEO aveva bisogno di una risorsa simile. Un modo per ripulire i propri backlinks in entrata selezionando uno per uno, oppure intero dominio da filtrare.

Lascio direttamente il link alla discussione sul loro blog  e non mi fermo più di tanto sul funzionamento. Sono sicuro che potrete trovare articoli e discussioni di persone più in gamba che spiegano passo per passo le nuove funzioni. E’ abbastanza semplice come funzionamento, e abbiamo una specie di robots.txt ma solo per i link in entrata.

Da questo update dei servizi di Google, personalmente mi nascono un paio di domande che spero mi potete aiutare a risolvere.

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Allora esiste il negative SEO.

La faccina tenera di Cutts diceva sempre che Google è in grado di capire se un link è naturale o meno, è in grado di dare il giusto valore a questo e se non è di buona qualità allora quasi sempre non lo considera proprio.

Ma allora mi chiedo se sei in grado di capire il tutto perché chiedi una mano a noi Webmaster per segnalare quello che tu non sei in grado di fare?

Se hai messo in funzione uno strumento del genere allora i tuoi algoritmi di calcolo, di PR, di rank non sono così perfetti e la tua SERP lascia desiderare molto ma molto meglio.

A parte i segnali sociali, a parte i 7 risultati nella ricerca, non sei in grado di controllare il livello di spam e con  l’update di Penguin hai fatto un lavoro troppo radicale, filtrando tutto quello che potevi e non. Con un attività troppo spinta di SEO, anche negativo è possibile filtrare un concorrente e Google non può farci nulla. E allora rilascia uno strumento del genere.

La febbre del link di troppo. Tutti pronti?

E si. Ogni volta che Google fa un prodotto simile, nella realtà dei webmaster nasce un nuova febbre di link di troppo. In rete già ci sono liste che contengono interi pacchetti di URL che secondo alcuni sono troppo spammosi, da caricare dentro questo file ed inviare a Google per limitare il danno.

Quanto ci scommettiamo che fra due settimane potete vedere un ebook miracoloso in rete che elimina il Penguin in questo modo dai vari marketer in rete?

Io ci scommetto un caffè, se ci vediamo a Parma sicuramente lo offro più che volentieri.

Ma è un evoluzione naturale, c’è un panico e tutti alla ricerca del link malevolo. Poi arriva il furbo SEO che ti carica 100 link a caso, perché poi solo Google sa quali sono quelli giusti o meno, e ti vende la sua ricetta contro un male ad un onesto prezzo di 199 euro. E tu ci credi pure ; )

Problemi riferiti ai backlink nel 2012

Il problema grande è che non è possibile sapere in modo esatto quanti sono i link che puntano sul nostro sito web. Cioè Il Webmasters Tool ti dice i primi 1000 che abbiamo, ma capite che per realtà molto grandi questo numero è 1/30 di tutto quello che è possibile avere.

Ci sono strumenti alternativi, ma secondo me non aiutano più di tanto. Qualche URL sicuramente ti indicano, ma il lavoro che si deve fare sopra è veramente superiore e noi webmaster siamo sempre legati a qualche Tool o strumento non del tutto completo. Ti do la cura caro webmaster, ma a dosi moderate e non subito.

Dal mio punto di vista andava fatto

Sicuramente è una cosa che mancava ed è giusto averlo dentro i Tool di Google. Ma deve essere usato con molta cautela e sopratutto in modo razionale. Devono essere fatti dei casi di studio e qualche esperimento sopra per non giocare a caso con i link, che comunque un certo peso hanno ancora ( e devono avere aggiungo) dentro a quello che noi tutti intendiamo come SEO.

Redazione

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