Neanche il tempo di rimettersi in forma dagli ormai lontani cenoni natalizi che Google, in questi primi giorni del 2012, ne tira fuori un’altra: la Search plus Your World.
Ora, al di là del nome IMHO poco “friendly” (al massimo, mi ricorda una famosa canzone de La Sirenetta) per essere una nuova integrazione fra motore di ricerca e quel Google Plus ancora inesploso; andiamo a vedere concretamente di cosa si tratta.
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Search Plus Your World, integrazione SEO-social
Search Plus Your World in soldoni permette (per il momento solo su Google.com) di visualizzare in SERP non solo più i risultati di ricerca dei vari server ma anche, e con fortissima rilevanza, i risultati emersi dal “proprio mondo” di contatti di Google Plus.
A onor del vero, va detto che da tempo i risultati nelle SERP cambiano in base all’utente attraverso cookie, cronologia, browser e frequenza di data ricerca. Certo, questa svolta nella Social Search è diventata tanto evidente negli ultimi mesi, ma è proprio con Search Plus Your World che Google cala l’asso nel campo dell’integrazione fra social e SEO.
Insomma, la SERP puramente organica sembra destinata a diventare, in tempo di “social-universal-mobile” search, un ricordo.
Search Plus Your World: come funziona
Come già detto, attualmente la Search Plus Your World è attiva unicamente sul dominio principale di Google ed è attivabile-disattivabile grazie a un pulsante in alto a destra con il quale è possibile selezionare la SERP pienamente social o la cara e vecchia organica.
Un video di Google, nel classico stile leggero e brioso, descrive meglio di 500 parole le funzionalità di Search Plus Your World:
Search Plus Your World: la SEO e’ morta
Ora più che mai (o ancora una volta) Search Plus Your World sarà il nuovo boia della SEO: “con la Social Search non serve più a nulla l’ottimizzazione” e frasi simili girano già da tempo, tanto tempo. Basta sostituire ogni volta il nome dell’aguzzino e la polemica è servita.
Questa volta diciamolo: si, la SEO è morta. O meglio: è agonizzante la vecchia concezione di fare Search Engine Optimization, ma com’è giusto che sia, in un settore che fa dell’evoluzione e della complementarietà (termine che, personalmente, mi porto dietro dagli anni della tesi di laurea!) il proprio cardine.
Con Search Plus Your World, ai SEO non basterà più (per davvero stavolta) limitarsi a fare ottimizzazione onpage oppure partire con link building sfrenate. Bisognerà entrare in relazione con le nicchie di utenti di riferimento per i business e i clienti per cui si lavora. Nicchie tradotte in “circles” di Google Plus.
Search Plus Your World: viva la SEO
In verità, la Search Plus Your World si porta alcuni grossi limiti di Google Plus, per poter parlare di “morte della SEO”. Limitandoci alla realtà italiana dove operiamo, il social network della grande G ha estimatori e seguito quasi unicamente fra gli addetti ai lavori, e un bacino di utenza molto minore rispetto al rivale Facebook.
Ciò vuol dire che la stragrande maggioranza degli utenti “interessanti” per il marketing e il business dei clienti è fuori dalla “rete chiusa” che Google ha implementato nella SERP a forza. Insomma, se le cose per Google Plus rimangono così come sono, IMHO anche la Search Plus Your World rischia di non essere la pietra del cambiamento nella SEO italiana.
A livello squisitamente “etico” si può dire che la presenza massiccia di risultati soggettivi legati ai propri contatti, rispetto a risultati oggettivi legati a un buon lavoro di marketing in senso ampio, rischia di alimentare da una parte il consueto caravanserraglio di “+1” e contatti di Google Plus al chilo, dall’altro di scardinare per sempre i principi di bontà dell’algoritmo googliano.
E chissà cosa mai succederebbe con l’implementazione così massiccia dei segnali sociali da Facebook..