Pasquale Gangemi, un vero bellimbusto SEO [intervista]

All right! Il contest SEO Training “bellimbusto” è finito da qualche giorno, il tempo di organizzare i dati e le idee in vista del corso SEO del 27 Aprile che ho pensato un po’ di scambiare quattro chiacchiere con il vincitore della gara di ottimizzatori più vascolare del web: Pasquale Gangemi.

Molti lo conosceranno per Infografiche.com , e mica poco, ma stavolta l’ottimo calabreSEO si è rivelato come professionista dell’ottimizzazione proprio bellimbusto.

Devo dire la verità, la sagacia perfettina con cui ha risposto alle prime, inevitabili, critiche me lo aveva reso un po’ antipatico. Eppure era tutto studiato, da vero bellimbusto SEO. Pasquale è davvero un tipo disponibile e io e tutto lo staff non vediamo l’ora di incontrarlo al workshop SEO del 27 Aprile per incoronarlo Mister Olympia delle SERP.

Intervista a Pasquale Gangemi

1. Ciao Pasquale! Innanzitutto complimentoni per aver vinto il contest ! Cosa si prova ad essere un vero palestrato della SERP?

Sono davvero felicissimo per il risultato ottenuto, è stata la mia prima partecipazione a un contest SEO e vi ringrazio per avermi dato l’opportunità di confrontarmi con degli avversari validissimi. Mi fa un immenso piacere ricevere tanti complimenti ed è una grande soddisfazione per me averla spuntata con due settimane di anticipo.

2. Cosa pensi di aver imparato dal contest SEO?

Il contest è un momento di studio e di confronto, un catalizzatore nell’apprendimento di nuove informazioni e conoscenze. Personalmente credo di aver ricevuto tanto dai miei colleghi bellimbusti, mi riferisco in particolare a Marco Salvo, Egidio Imbrogno, Andrea Palmieri e Matteo Grasso (ma anche tutti gli altri, chi per un motivo, chi per un altro). Ho rivalutato molto l’aspetto collaborativo della SEO, ricevuto nuove idee e dopo aver provocato un po’ (soprattutto all’inizio) ho imparato anche ad incassare le critiche e le provocazioni degli altri.

3. Una critica al contest stesso? Il SEOssolino che ti vuoi togliere dalla scarpa :D?

È difficile criticare qualcosa che ti ha dato tanto e che probabilmente continuerà a dare delle soddisfazioni in futuro. Forse l’unica variabile che si sarebbe potuta valutare meglio (ma che alla fine non sarebbe stata decisiva) è stata il sistema di attribuzione dei punti, a mio avviso, poco incentivante per gli outsider. Ma in ogni caso le prime tre posizioni sono state, quasi sempre, le stesse.

4. Quale pensi sia il fattore determinante che ti ha fatto vincere il contest?

Nella fase iniziale, sicuramente, ha inciso parecchio il nome a dominio con estensione.it. Questo è stato l’elemento che mi ha consentito di scalare rapidamente la SERP ed acquisire un vantaggio utile al raggiungimento del traguardo finale.
Il costante aggiornamento del blog, da parte mia e da parte di utenti esterni (da me provocati in varie circostanze), la velocità di caricamento e soprattutto la naturale ottimizzazione dei contenuti, sono stati sicuramente determinanti.

5. Pensi sia lo stesso fattore SEO del 2012? Oppure per quest’anno della SEOpocalisse secondo te c’è un elemento che sarà determinante nelle strategie SEO?

Sappiamo benissimo qual è l’orientamento che Google sta cercando di seguire per la classificazione dei risultati. Il web diventa sempre più disordinato e non basterà più visualizzare i risultati in SERP solo sulla base dell’ottimizzazione SEO classica. Frequenza di aggiornamento, contenuti di qualità, rapidità di caricamento delle pagine e naturalezza, secondo me, costituiranno gli elementi principali della SEO del 2012. Probabilmente quest’anno ci saranno tante novità che introdurranno i SEO agli stravolgimenti futuri. Non dimentichiamo però che BigG continua ad investire tantissimo sul suo “social” e con Google search plus your world, i “+1” e la link building “social” saranno aspetti da considerare sempre di più.

6. A proposito, come dev’essere per te una strategia SEO per scalare la SERP?

Una strategia vincente (nella maggior parte dei casi), oltre alle caratteristiche citate nella domanda precedente, non necessita di sovraottimizzazione onpage e l’attività di link building deve essere di qualità (quindi col giusto mix tra link dofollow e nofollow, link da pagine a tema e “diluiti” nel tempo).

7. Descrivici il progetto che ti ha dato maggiore soddisfazione finora.

Il progetto che mi ha dato maggiore soddisfazione fin’ora, è relativo al mio progetto personale: Infografiche.com. Nel momento in cui ho acquisito le conoscenze per avviare una strategia per la realizzazione di un prodotto 2.0 autonomamente, ho studiato il mercato, i trend e le mode del Web ed ho acquistato il dominio per creare il blog.

A distanza di un anno dalla sua nascita ho raggiunto diversi obiettivi, soprattutto per ciò che concerne la visibilità in questo ed altri campi. Durante la fase studio della strategia per realizzazione del progetto infatti, ho curato tanto il mio Personal Branding trattando me stesso come se fossi un’azienda che offre un servizio. Ho ricevuto diversi contatti di lavoro, di stima e di apprezzamento per il lavoro svolto ed alcuni mi hanno anche richiesto la possibilità di essere sponsorizzati o di sponsorizzare i loro prodotti sul mio blog.

Infografiche.com infatti, oltre ad offrire dei contenuti di valore, si trova ai primi posti sui motori di ricerca per le parole chiave relative alla mia attività ed è proprio da Google che ho ricevuto nel 2011 più di 15 mila visite (circa il 60% del totale).

8. E quello che invece ha bruciato le tue aspettative!

Sono un “giovane” SEO e nonostante ciò ho avuto tante occasioni per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il percorso di studi (universitario e personale) e lavorativo. Di progetti andati male, per fortuna, non ce ne sono stati. L’aspetto negativo di qualche progetto riguarda prettamente l’ottenimento dei risultati con un leggero ritardo rispetto alle mie aspettative.

9. Ci puoi fare uno spoiler di quello che ci svelerai il 27 Aprile a Roma? Qualche steroide segreto per la SEO 😉 ?

Ho già (quasi) pronta un’infografica che riassume tutte le fasi della strategia che mi ha consentito di vincere il contest. I segreti, in quanto tali, non si svelano, ma per il SEO Training farò un’eccezione!

10. Domandone finale infido: per te la SEO è morta?

Rispondo con un ossimoro: “La SEO è già morta da tempo ma è più viva che mai”, al giorno d’oggi ad un buon SEO, non basterà più avere le “classiche” competenze di ottimizzazione onpage e di link building.

Affidarsi a questa figura professionale, invece, sarà sempre più importante in quanto con gli ultimi, ed i futuri, aggiornamenti dei propri algoritmi, i motori di ricerca (ed i social networks) saranno sempre più orientati alla “comprensione del significato” di testi, immagini, video, ecc. presenti online.

A loro non basterà più sapere che un determinato file in un sito web è un’immagine che raffigura, ad esempio, Al Pacino. Il loro obiettivo sarà invece quello di sapere che l’immagine rappresenta una locandina, di un film dell’anno “1983” il cui titolo è “Scarface”, genere “Thriller” ed è interpretato dall’attore “Al Pacino”.

Sarà compito dei SEO mediare tra il linguaggio umano ed il meta-linguaggio degli algoritmi dei maggiori motori di ricerca mondiali.
Per questi motivi sono certo che Il futuro sarà sempre più incentrato sul Web semantico in cui “schema.org” (nato dall’accordo tra Google, Bing e Yahoo) ed “open-graph” di Facebook sono i pionieri.

 

Ringraziando Pasquale Gangemi per il tempo concesso, e dandogli appuntamento al 27 Aprile al workshop SEO Training, ti invito a commentare qua sotto!

Benedetto Motisi

Benedetto Motisi

SEO Jedi appassionato delle ultime innovazioni dei search engine. Co-creatore del Master SEO Training, ha una missione: portare il proprio contributo alla Forza del Web Marketing.

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