Hanno ammazzato la SEO, la SEO e’ viva

Il 2012 è stato finora un anno particolare per chi fa SEO: fra gli annunci di un Matt Cutts mai domo, pinguini e l’incedere sempre più massiccio del fenomeno dei social network MAI come quest’anno le Cassandre de “la SEO è morta” hanno urlato così forte.

Ci abbiamo giocato su al SEO Training del 27 Aprile 2012 facendo un parallelo con l’apocalisse Maya e, in contro-tendenza come al solito con lo spirito unplugged che ci contraddistingue, abbiamo deciso di lanciare il Master SEO, un progetto che da almeno un anno ci frullava in testa.

Ma non siamo incoscienti, l’equazione è stata molto semplice: il mercato continua ad avere una domanda più alta dell’offerta per questo tipo di figura. A dispetto di quanto “tafazzianamente” ci diciamo fra gli addetti ai lavori.

SEO: fallimento di Google?

A farmi frullare in mente queste riflessioni è stato Alex Torre, che anima la mia TL con la frase “dico quello che ho voglia di dire, quando voglio, come voglio”. Insomma, un tipo interessante.

Alex ha fatto una considerazione più profonda rispetto i soliti annunci sperticati: la SEO è un fallimento di Google.

Dove c’è una falla nell’algoritmo, arrivano i SEO a sfruttarla per far emergere i siti (propri o dei clienti) a scapito di una qualità oggettivamente utile per gli utenti.

Un po’ quello che mi diceva un mio caro amico sviluppatore “eh, ma a me la SEO non piace, lottate continuamente con Google per truccare i risultati”.

Ora, sebbene mi piacerebbe girare vestito da croupier la realtà, come anche dicevo rispondendo al buon Alex, IMHO è che se intendiamo la vecchia concezione di SEO “onpage ottimizzato + backlink” (soprattutto backlink) utilizzati per scalare artificialmente le SERP, allora sì, sono d’accordo che si sfruttano i fallimenti di Google.

D’altronde Penguin, e prima di lui Panda, sono stati scatenati proprio per questo: e nonostante tutto certe nicchie continuano a presentare dei risultati “allucinevoli”. In alcune, le più lucrative, c’è una sorta di omertà googliana che fa emergere il più sporco.

La SEO deve aggiornarsi si e inserirsi VERAMENTE in un contesto più generale di Inbound Marketing. Per forza.

E allora si che la SEO diventa non una spina sul fianco ma un grande aiuto per Google stessa, perché aiuta a piazzare i contenuti di qualità con le teniche che le sono proprie. Insomma, “Content is the King” ma questo re non è mica tanto facile da insediare.

Master SEO con certificazione

Con questo spirito lanciamo il Master SEO che partirà a Settembre: forte volontà di formare professionisti 2.0 davvero per il settore, in grado di essere dei problem solver per la visibilità su Internet di business veri che se la meritano piuttosto che i soliti quattro pseudo-trucchetti da infoprodotto per mangiarci su qualche mese finché Google non ci arriva a mettere una pezza.

E siccome non è che la data di inizio sia tanto lontana, fino al 31 Luglio hai la possibilità di pre-iscriverti al Master SEO a sole 99 Euro.

Allora, vuoi essere un SEO certificato a fare con tutti i crismi il tuo lavoro o continuiamo a fare i bulletti del posizionamento ;)?

Benedetto Motisi

Benedetto Motisi

SEO Jedi appassionato delle ultime innovazioni dei search engine. Co-creatore del Master SEO Training, ha una missione: portare il proprio contributo alla Forza del Web Marketing.

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