Google Plus ha deciso di modificare la sua policy e di apportare una modifica sostanziale: saranno consentiti gli pseudonimi che finora erano stati banditi nella community.
Dalla sua nascita il social network “diverso” Google+ aveva scelto di escludere da esso tutti gli utenti che si celavano dietro nickname.
Questa scelta se da un lato poteva sembrare saggia e salutare per la community, dall’altro ha escluso fino ad oggi tutte quelle persone che si nascondono nell’anonimato, ed a quanto pare Google si è accorto che così non poteva andare.
La notizia viene data ieri con un post pubblicato direttamente dal gruppo di Mountain View sulla piattaforma social, sarà possibile registrarsi ed accedere a G+ scegliendo uno pseudonimo.
La novità è stata accolta in modi diversi, c’è chi è contento per l’apertura nei confronti degli utenti anonimi e chi invece dimostra preoccupazione per il futuro della piattaforma.
Nel corso degli anni, con la crescita di Google+ e l’affermazione della sua community, abbiamo reso gradualmente più aperta questa policy, ad esempio consentendo ai proprietari delle pagine di scegliere un nome qualsiasi, oppure permettendo agli utenti YouTube di portare i loro pseudonimi all’interno di G+. Oggi stiamo per compiere un altro step: non ci saranno più restrizioni in merito al nome da utilizzare.
[twittmyphrase url=”http://goo.gl/yiNVm0″]Google+ modifica la policy e consente l’uso degli pseudonimi #Google[/twittmyphrase]
Inoltre il gruppo di Mountain View riconosce di aver creato molti problemi agli utenti proprio a causa delle norme eccessivamente restrittive sull’utilizzo del nome.
Cosa significa questo passo, sono consapevoli dei loro errori oppure tramano qualcosa? O più semplicemente si stanno omologando agli altri?
Contenuti flash: avvisi in SERP
Le novità, tante in questo ultimo periodo, non sono solo queste, a partire dai giorni scorsi Google ha preso una decisione sui contenuti in Flash, ovvero ha deciso di segnalarli nella pagina dei risultati di ricerca direttamente agli utenti che si collegano tramite dispositivi mobile.
La notizia arriva dalle pagine del blog ufficiale di Mountain View dedicato ai webmaster.
Infatti i contenuti realizzati in flash hanno una tecnologia che non è più supportata dalla stragrande maggioranza dei dispositivi mobile presenti in commercio.
Google, consapevole di questo, vuole cercare di arginare e risolvere la questione e lo farà segnalando appositamente a chi effettua ricerche tramite device portatili che la pagina non potrà essere visibile a causa di un errato caricamento.
Quindi si verrà avvisati direttamente nelle SERP con un messaggio come questo:
Una novità che ha la duplice finalità di semplificare l’esperienza di chi naviga e di spingere i webmaster e webdesigner ad abbandonare le vecchie tecnologie e migrare verso l’HTML 5 per realizzare layout più recenti e funzionali e che sono compatibili anche con i browser di tablet e smartphone.
Ad oggi Adobe Flash non è supportato dalle versioni successive alla 4.1 di Android e dai dispositivi IOS, occorre quindi migliorare la navigazione degli utenti da device (che sono un numero sempre più significativo) e Google crede di poter arginare il problema in questo modo.
Tu che ne pensi? Ci riuscirà? Diremo addio a quelle pagine vintage tutte in flash 🙂 ?
Sono un pezzo di storia del web ed a me dispiacerebbe abbandonarle, salvaguardiamole nel mercatino dell’antiquariato 🙂
Scrivimi qui sotto cosa ne pensi!