Google rimuove l’immagine relativa all’Authorship: che fine farà l’Author Rank?

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Google cambia le carte del motore di ricerca ed elimina dalle SERP l’immagine dell’autore del contenuto.

john mueller
John Mueller

Dopo pochi anni (circa due) dall’introduzione dell’authorship, Google cambia idea e torna sui suoi passi. La decisione di eliminare dalle SERP le immagini con i volti degli autori che fino ad ora venivano automaticamente associate agli articoli di blog e siti, lascia tutti un po’ perplessi. Se è vero che l’innovazione dell’authorship in un primo momento aveva trovato un terreno arido e disfattista, in poco tempo si era dimostrata una vera e propria rivoluzione: la paternità degli articoli finalmente veniva espressa in modo chiaro, associando un volto e il numero di cerchie ad esso associate oltre che una credibilità maggiore. Tuttavia, il vero boom, fu dovuto probabilmente al fatto che l’immagine saltava subito all’occhio dell’utente che, venendone attratto, cliccava di più sui risultati di ricerca corredati di immagine autore, facendo schizzare alle stelle il CTR sulle SERP.

Stando alle dichiarazioni di Kristine Schachinger consulente SEO per Search Engine Watch, pare che da alcuni test l’assenza dell’immagine autore in SERP possa far calare il CTR fino al 25%.

Personalmente non ritengo sia valido il motivo di tante lamentele che stanno invadendo il web: se una pagina riceve dei click maggiori per via dell’immagine e non per via del posizionamento, si sfasa anche il ruolo del motore, che cerca di assegnare più traffico a chi reputa migliore a livello di contenuti e non a livello di attrazione tramite fattori visivi. Inoltre per ogni sito che perde traffico, ce n’è sempre qualcuno che invece ne guadagna (principio di conservazione dei click :p ).

Se ad esempio eravamo terzi per una data query e gli unici con la faccina dell’author, magari avevamo un CTR anche più alto dei primi due risultati e per principio non sarebbe giusto.

authorship ctr serp
In questo caso il secondo risultato prende più click del primo.

Questione di “stile”

La decisione sembra essere dovuta a una questione stilistica: essendosi Google sempre contraddistinto per una pagina semplice e priva di fronzoli, i volti degli autori erano d’impiccio per la pagina bianca di Google.

Tuttavia, per non allarmare webmaster e SEO, John Mueller mette le mani dicendo che ai fini del posizionamento tutto resterà invariato. Nella sua breve dichiarazione, Mueller specifica che nelle statistiche condotte, il comportamento degli utenti non subisce cambiamenti significativi.

Le prossime settimane saranno decisive per poter verificare in prima persona se effettivamente l’utilità delle faccine non era poi così incisiva. Per SEO e webmaster i dubbi rimangono soprattutto per quanto riguarda il rapporto con l’utente finale. Associare un volto ad una notizia è rassicurante e incoraggia l’utente ad aprire il link relativo.

E l’Author Rank?

L’Author Rank è il presunto valore che Google assegna a ogni autore e che potrebbe dare dei vantaggi in più sul ranking. Questo parametro da quanto si evince non verrà toccato in alcun modo e continuerà ad esistere. Chi già si sta allarmando perché si ritiene  un ottimo autore agli occhi di Google e ora teme di essere penalizzato, può dormire sonni tranquilli.

Noi – dati alla mano – siamo sull’attenti. E, statene sicuri, vi terremo aggiornati.

Redazione

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