Contenuti duplicati, l’invisibile mano di Google

Google cala la sua mano direttamente in SERP contro i contenuti dupligatt.. ehm, i contenuti duplicati.

Qualche mese dopo l’arrivo di Google Panda in Italia e il boot della versione 2.3.5 su Google.com si può iniziare a tirare qualche somma sul mondo della SEO di fine 2011.

Il famigerato Google Panda, alla fine, ha confermato avere una componente “umana” come anticipato al corso SEO Training del 10 e 11 Giugno scorso e, sebbene abbia funzionato efficacemente a livello di qualità dei contenuti (quantomeno a livello psicologico: nel post-Panda si è più propensi a guardare finalmente alla qualità) ci sono molte difficoltà annose nella penalizzazione dei contenuti duplicati.

Molte, troppe, ricerche sono ancora piene zeppe di contenuti duplicati nelle pagine dei risultati e, mai prima d’ora, Google aveva dato segnale di voler intervenire direttamente.

Contenuti

Guerra social ai contenuti duplicati

L’altra faccia della medaglia di Google nel 2011 è stata un’apertura social con Google Plus e, forse, anche qui ha giocato psicologicamente l’apertura verso gli utenti come protagonisti, e non semplici usufruitori di un servizio di ricerca.

Ovvero, consci forse che l’annoso problema dei contenuti duplicati non può, allo stato attuale, essere risolto solamente da un algoritmo “robotico”, gli ingegneri di Google hanno aperto un doc, denominato Report Scraper. Lo stesso Matt Cutts aveva chiesto agli utenti di segnalare i contenuti duplicati.

Contenuti duplicati tremate, Google in campo direttamente

Ora, l’ultima notizia ha fatto cadere il totem di coloro i quali credevano nel tecno-strapotere dell’algoritmo: Google sta rimuovendo “manualmente” i contenuti duplicati.

Ad esempio, se abbiamo in SERP cinque pagine identiche in tutto e per tutto, Google mostrerà solo una pagina, quella ritenuta avere il contenuto originale.

Tempi duri per gli aggregatori e i MFA che hanno basato il loro successo sul  copy-paste degli articoli online.

Una SERP senza contenuti duplicati: si puo’?

L’unico dubbio sui contenuti duplicati è il riconoscimento della paternità dell’originale, come si muoverà la grande G?

Intanto, siti già duramente colpiti da Google Panda come Wikio e Liquida non risultano più in prima pagina della SERP per ricerche popolarissime e di grande attualità gossipara come “belen incinta”. Nel frattempo Google ha partorito la soluzione anti-contenuti duplicati.

O ha semplicemente ceduto dovendo scendere in campo con mano propria?

 

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Benedetto Motisi

Benedetto Motisi

SEO Jedi appassionato delle ultime innovazioni dei search engine. Co-creatore del Master SEO Training, ha una missione: portare il proprio contributo alla Forza del Web Marketing.

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